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27-02-2025Per “tradurre” nella concretezza alcune indicazioni di papa Francesco nel suo messaggio per la 59° Giornata Mondiale delle Comunicazioni (Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori), desideriamo sostenere la realizzazione del monologo “Disarmare. Voce del verbo amare. Ovvero, spogliare l’informazione delle armi”, di e con Angela Iantosca, giornalista e scrittrice, la cui riflessione parte dal giornalismo e dalle parole del Papa, per arrivare agli esseri umani, uomini e donne, sollecitati a rispondere alla domanda delle domande: “Adamo (Eva), dove sei?”.
Afferma Francesco: «Troppo spesso oggi la comunicazione non genera speranza, ma paura e disperazione, pregiudizio e rancore, fanatismo e addirittura odio. Troppe volte essa semplifica la realtà per suscitare reazioni istintive; usa la parola come una lama; si serve persino di informazioni false o deformate ad arte per lanciare messaggi destinati a eccitare gli animi, a provocare, a ferire».
Le parole di Francesco fotografano molto bene la situazione attuale, dove la comunicazione, verbale e mediatica, fatta di parole e di immagini, spesso più che riaccendere la speranza, creare ponti, aprire porte, accresce invece le divisioni, le polarizzazioni, le semplificazioni della realtà.
«Abbiamo bisogno – aggiunge inoltre il Papa nel suo Discorso ai partecipanti al Giubileo della comunicazione – di un’alfabetizzazione mediatica, per educarci ed educare al pensiero critico, alla pazienza del discernimento necessario alla conoscenza; e per promuovere la crescita personale e la partecipazione attiva di ognuno al futuro delle proprie comunità».
