Tag: bambine, bambini, bambini indigenti, diritti umani, famiglia, formazione, giustizia, istruzione, minori, popoli e Paesi in via di sviluppo, scuola per tutti, solidarietà, speranza, vita
16-01-2020Natalia e Zalika sono due sorelle keniote che hanno iniziato a frequentare la scuola. Zalika Afubwa è una ragazza nata nel 2006; la seconda dei cinque figli della famiglia di George Wandera e Jackline Walumbe. Al termine delle elementari, è risultata la prima della sua classe con voti molto buoni. Grazie all’aiuto degli “Amici di Tonezza”, può ora continuare gli studi e ha iniziato la prima classe della scuola secondaria presso Sinyolo Girls High School in Kisumu, Kenya occidentale.
Natalia Wandera, sorella di Zalika, è nata nel 2012; ha 8 anni e frequenta la terza elementare a Nambale Township Preparatory School. Il loro padre, Giorgio Wandera, aveva un negozietto, che non lavorava, e quindi lo ha lasciato per stare a casa e dedicarsi a coltivare il suo piccolo terreno, anche questo poco redditizio. La mamma, Jackline, è insegnante di scuola elementare, con un salario molto basso, insufficiente al mantenimento della famiglia e a mandare i bambini a scuola.
Tutti i cinque figli sono dotati di buona intelligenza e a scuola sono tra i primi della classe. Per questo i genitori si sentono responsabili e non vogliono sottrarli all’opportunità di istruirsi, anche se il misero salario della madre non permette di far fronte a tutte le loro necessità. Inoltre, di recente a Jackline è stato diagnosticato un virus (che le ha già invaso il corpo e minato il suo sistema immunitario) e purtroppo deve accettare il male senza potersi curare adeguatamente. Ma il suo desiderio più grande è quello di vedere i bambini andare a scuola, per questo esprime riconoscenza in particolare agli “Amici di Tonezza”, per il loro sostegno all’istruzione e all’educazione.
Altre storie:
Agnes sta coltivando il sogno di poter diventare disegnatrice di moda; Eunice, lasciata dalla madre quando era piccola, è andata a vivere al villaggio con i nonni, dove doveva badare al bestiame, al rifornimento d’acqua al fiume, a sbrigare le faccende di casa e a curare i nonni anziani, bisognosi di assistenza.
Anche loro, grazie al sostegno derivante dal progetto “Scuola per tutti”, hanno potuto e possono frequentare la scuola, uscendo – si spera – dall’emarginazione e dalla povertà, per divenire cittadine creative e attive nel loro Paese.
Tag: comunicazione, Consiglio Direttivo, cultura, donna, famiglia, formazione, minori, pace, popoli e Paesi in via di sviluppo, solidarietà
27-10-2019Il 26 ottobre, l’Assemblea dei soci di Paoline Onlus, convocata per il rinnovo delle cariche istituzionali dell’Associazione, ha eletto il Consiglio Direttivo per il prossimo triennio, riconfermando:
Presidente: Fosson Agnese Costanza (sr Paola);
Vicepresidente: M. Daniela Cavuto;
Consigliera: Moro sr Marialba.
Al nuovo Consiglio Direttivo, i migliori auguri per un futuro fecondo di iniziative, progetti e proposte culturali- formative, aperte all’inclusione, alla condivisione e alla solidarietà!
Tag: bambine, bambini, bambini indigenti, diritti umani, discriminazione, donna, emarginazione, formazione, giustizia, istruzione, minori, popoli e Paesi in via di sviluppo, solidarietà, speranza
14-10-2019Ad Alba (CN), in ottobre, mese missionario, delle suore Figlie di San Paolo e dei laici, alternano la loro presenza a uno speciale gazebo, per alimentare una pesca a sostegno del progetto “Quaderni formativi” per bambini e bambine poveri del Pakistan.
Quando il bene contagia!!!
Tag: bambine, bambini, bambini indigenti, donna, formazione, istruzione, minori, popoli e Paesi in via di sviluppo, poveri, solidarietà, speranza, vita
11-09-2019
Un padre felice per aver avuto i “Quaderni formativi” per i suoi figli
Tag: bambine, bambini, diritti umani, emarginazione, istruzione, Lavoro, lavoro minorile, popoli e Paesi in via di sviluppo, poveri, schiavitù, sfruttamento
11-06-2019Dare voce ai bambini, vittime del lavoro, consente alle organizzazioni internazionali di capire meglio il fenomeno, e migliorare gli interventi a favore dei bambini.
Secondo le stime più recenti dell’UNICEF, in tutto il mondo 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni sono coinvolti nel lavoro minorile.
Dei 115 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni impiegati nelle forme peggiori di lavoro minorile, come quelle che prevedono carichi pesanti, contatto con sostanze chimiche e un orario di lavoro prolungato, il 60% risulta impiegato nell’agricoltura, il 7% nell’industria e il 26% nei servizi. Nell’Africa Subsahariana lavora più di un terzo dei bambini.
Tag: comunicazione, cultura, dialogo, diritti umani, giustizia, pace, popoli e Paesi in via di sviluppo, solidarietà, speranza, vita
21-05-2019La Giornata è un’occasione per celebrare gli straordinari benefici della diversità culturale, incluso il ricco patrimonio immateriale, e per riaffermare l’impegno della comunità internazionale verso il mutuo intendimento e il dialogo interculturale. Impegno che diventa sempre più gravoso a causa degli estremisti che rivolgono la loro violenza verso le minoranze culturali e distruggono il nostro patrimonio comune per indebolire i legami tra i popoli e la loro storia, ma anche a causa dello sviluppo urbano incontrollato, che tende a standardizzare le nostre città, svuotandole delle loro identità e diversità sociali.
Tag: bambine, bambini, bambini indigenti, diritti umani, istruzione, popoli e Paesi in via di sviluppo, scolarizzazione, solidarietà, speranza
30-04-2019
“Nella mia famiglia siamo in otto. Vivevamo nello slum di Kibera in Nairobi con i nostri genitori. Nostro papà faceva qualche lavoro saltuario come idraulico e nostra madre qualche lavoretto. Ma i soldi bastavano solo per darci da mangiare, ma non per mandarci a scuola. La nostra vita era miserabile. Un giorno un nostro zio che lavorava con le suore Paoline, venne a trovarci accompagnato da una suora. Suor Teresa, vedendo la nostra situazione pregò i nostri genitori di tornare al villaggio; lei avrebbe cercato qualcuno per pagarci la scuola (al villaggio la scuola costa di meno; inoltre i nonni avevano un po’ di terra).
Così tutta la famiglia andò a vivere al villaggio, vicino ai nostri nonni. Eravamo contenti e presto iniziammo a frequentare la scuola. Però, nel novembre del 2006, la nostra mamma, mentre dava alla luce l’ottavo bambino, morì. Così rimanemmo soli con il papà e un fratellino di un giorno. Dopo il funerale, uno zio prese con sé il neonato (lui aveva un bambino di 2 anni) e questo gesto fu buono perché il bambino poté sopravvivere. Dopo tre anni nostro papà volle che anche questo bambino, che si chiama Philip, ritornasse con noi, fratelli e sorelle. Ora va a scuola.
Per alcuni anni la vita riprese e stavamo discretamente. Grazie all’aiuto costante dei benefattori, tutti andavamo a scuola. Nel 2011 però, nostro padre ha iniziato a sviluppare una protuberanza alla testa e dopo alcune lastre, scoprirono che era un tumore al cervello. Venne operato e dovettero togliere parte dell’osso cranico per rimuovere il tumore. Per sei mesi rimase con il cranio aperto per guarire. Dopo sei mesi subì una seconda operazione e rimpiazzarono l’osso cranico, rimosso precedentemente, con un osso artificiale. Grazie a Dio tutte e due le operazioni ebbero buon successo, anche se deve continuare le cure. Come conseguenza di questa malattia, le sue gambe non sono più forti e non può fare lunghi percorsi e per quelli brevi deve usare il bastone. Comunque siamo contenti che lui sia rimasto vicino a noi, specie dopo la morte di nostra madre.
Questa è ora la nostra situazione:
Noi siamo riconoscenti a Dio; a sr Teresa e a Silvia che non ci hanno mai fatto mancare l’aiuto; a Cristina Canale e altri benefattori, che non hanno mai dimenticato la famiglia di Bernard! Continuate a esserci vicini e a pregare per nostro padre perché, dall’ultimo controllo, sembra debba affrontare un’altra operazione.
Grazie a voi, anche noi abbiamo potuto frequentare la scuola come gli altri bambini!”
la famiglia di Bernard
Tag: comunicazione, diritti umani, donna, emigranti, giustizia, immigrati, Lavoro, minori, pace, popoli e Paesi in via di sviluppo, speranza
09-12-2018Si celebra il 10 dicembre la Giornata mondiale dei Diritti umani. Tale data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948. Si parla di tutti i diritti dell’uomo, a partire dal primo e fondamentale diritto alla vita.
Ci sono poi i diritti al cibo, all’assistenza sanitaria, alla casa, al lavoro, alla libertà di coscienza e di espressione e, lontano ancora dall’essere concesso in larga parte del mondo, il diritto alla libertà religiosa. Perfino nei Paesi occidentali si registra la violazione di alcuni diritti fondamentali. Per questo le Nazioni Unite in questa giornata invitano a non abbassare la guardia, e a dare ciascuno in proprio contributo per il rispetto dei diritti di ogni individuo.
Tag: Amici di Tonezza, bambini indigenti, cultura, famiglia, formazione, Kenya, minori, popoli e Paesi in via di sviluppo, poveri, scuola per tutti, solidarietà, speranza, vita
07-12-2018Il progetto “SCUOLA PER TUTTI” mira in particolare a provvedere al pagamento – tramite l’aiuto degli “Amici di Tonezza” e di tutti coloro che vorranno contribuire – della retta scolastica per una sessantina di bambini e ragazzi che vivono situazioni di particolare disagio: orfani, malati di AIDS, denutriti, figli di ragazze madri, abbandonati dai genitori o con genitori poverissimi che, anche se le prime 4 classi elementari sono gratuite, non possono comunque sostenere gli obblighi connessi alla frequenza scolastica, quindi comperare la divisa (obbligatoria), i libri, i quaderni, il banchetto; provvedere al pasto…
L’aiuto viene offerto su basi di conoscenza diretta delle varie situazioni. Si cerca inoltre di monitorare il percorso scolastico di ogni bambino e ragazzo; di incoraggiare i meritevoli, spronare chi fa più fatica e indirizzare alla scuola tecnica dei Salesiani coloro che non sono portati per lo studio.
Poter studiare significa acquistare dignità; non finire per strada a fare lavori pesanti o saltuari.
alcuni “Amici di Tonezza” in visita ai ragazzi del Kenya
Tag: bambini, educazione, famiglia, formazione, popoli e Paesi in via di sviluppo, solidarietà, speranza
16-11-2018Carissimi benefattori, desidero scrivere questa lettera per esprimervi la nostra riconoscenza.
Tramite il progetto Dammi una mano di Paoline Odv, abbiamo ricevuto il frutto della vostra generosità, che ci ha permesso di stampare due libri indirizzati alle famiglie: “Tokantrano soa” (l’economia domestica) e “Ahoana ity toaka ity” (Come vincere l’alcolismo).
Questi libri, per la nostra gente sono utilissimi, e vi ringraziamo di cuore per l’aiuto al nostro Paese. Crediamo che offrire strumenti di conoscenza e formazione sia la strada migliore per aiutare il popolo malgascio, specialmente i giovani, a crescere e a uscire dalle tante forme di povertà.
Grazie a tutti e tanti cari saluti.
Sr Solange Randrianirina, fsp
Antananarivo (Madagascar)