Tag: bambine, bambini, comunicazione, cultura, dialogo, diritti umani, discriminazione, donna, emarginazione, famiglia, formazione, istruzione, minori, pace, poveri, schiavitù, solidarietà, Spazio donna, speranza, tratta, vita
11-03-2023La rubrica Spazio donna. Tra cultura e attualità, voci e storie di donne, è curata da Mariella Grande, socia di Comunicazione e Cultura Paoline ODV.
Tale rubrica intende offrire alle ascoltatrici e agli ascoltatori, un’ulteriore occasione di riflessione e dibattito sui diritti della donna, sul suo ruolo di educatrice, madre e lavoratrice; persona capace di entrare nel cuore della realtà famigliare e sociale con un apporto specifico, di intelligenza, concretezza e novità.
La trasmissione proporrà una serie di interviste ad autori di libri Paoline, il cui contenuto ha come soggetto o protagonista o figura di riferimento la donna.
♦ Il 30 novembre 2023, la rubrica “Spazio donna” ha ospitato la presentazione, da parte di Mariella Grande, del libro “Un amore di nonna”, con l’intervista a Elena Mora.
La giornalista e scrittrice Elena Mora, firma storica del settimanale “Diva e Donna”, racconta la sua esperienza di nonna: una narrazione divertente, appassionata, scanzonata ed emozionante, arricchita da un mare di ricette e giochi da vivere con i propri nipoti.
Tra le pieghe del racconto, un prezioso scambio di riflessione sugli aspetti umani, sociali e pedagogici delle relazioni familiari. Il tutto arricchito da un mare di ricette (la cucina e la tavola – si sa – creano coesione familiare!) e di giochi da fare insieme ai propri nipotini. Con un messaggio fondamentale: le nuove nonne sono fuori dagli schemi in cui siamo abituati a incasellarle. E, quindi, come conclude Elena Mora nella premessa, «un avviso al lupo di Cappuccetto rosso: se incontra una nonnina, stia bene all’erta!
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♦ Il 26 ottobre 2023, la rubrica “Spazio donna” ha ospitato la presentazione, da parte di Mariella Grande, del libro “Errori tra i banchi”, con l’intervista a Valeria Caragnano.
Le esperienze scolastiche spesso veicolano l’idea dell’errore come motivo di fallimento, di vergogna e senso di colpa. Accade così che, tra un segno rosso e uno blu, l’errore si identifichi con l’insuccesso. La sfida di questo agile saggio è ribaltare questa concezione. Il coraggio di staccarci da schemi didattici precostituiti infatti può portarci a ritenere l’errore come compagno di viaggio, che paradossalmente facilita il percorso di conoscenza e di crescita. Occorre imparare a considerare e a gestire l’errore in modo positivo: quando si cade l’importante è rialzarsi. Da macigno l’errore diventa il motore della conoscenza: un percorso che porta nuove energie al processo di apprendimento. Affinché ciò accada è necessario comprendere il nesso strettissimo tra l’apprendimento e la sfera emotiva, che è la molla che permette di attivare le risorse utili a rialzarsi. Dunque, se sbagliare è un fatto spesso inevitabile, è indispensabile imparare a gestire l’errore con successo, soprattutto in ambito scolastico.
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♦ Il 10 agosto 2023, la rubrica “Spazio donna” ha ospitato la presentazione, da parte di Mariella Grande, del libro “La brigata fiori selvatici” con l’intervista a Laura Cappellazzo.
Il romanzo esplora il mondo femminile, raccontando – con maestria e sensibilità – storie di donne della Resistenza, nate dalla fantasia dell’autrice, ma ispirate a vicende reali. Vite che, proprio in quanto femminili, la Storia ufficiale ha quasi ignorato e, ancora oggi, fa fatica a collocare nel posto che meritano.
Scrive l’autrice: «Questo libro è nato da una passione. È sbocciato a maggio, improvviso come i papaveri rossi di cui la campagna in cui vivo si era vestita allegra e piena di vita. Non è un testo biografico. Non ha la pretesa di esserlo, perché ho troppo rispetto per le storie delle donne che hanno contribuito alla Resistenza per pretendere di impossessarmi delle loro vite e spiegarle agli altri. È un tributo di riconoscenza. Un grazie che va ripetuto, per non dimenticarsi di quante hanno sacrificato la loro esistenza perché noi avessimo questa realtà, acciaccata, imperfetta, ma libera. E perché noi facciamo poi altrettanto, per le generazioni future».
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♦ Il 20 aprile 2023, la rubrica “Spazio donna” ha ospitato la presentazione, da parte di Mariella Grande, del libro “Nella notte” di Inga Nalbandian.
Si tratta di un un romanzo-testimonianza del 1917, voce in diretta sul genocidio del popolo armeno, che si commemora ogni anno il 24 aprile.
La scrittrice Inga Collins, nata in Danimarca nel 1879, si sposò nel 1904 con Paul Nalbandian, di origine armena, trasferendosi successivamente con lui a Costantinopoli. Allo scoppio del primo conflitto mondiale, i Giovani Turchi ordinarono il massacro degli armeni. Paul si ammalò gravemente e morì poco dopo. Inga, per salvare i figli, tornò nella sua terra natale, per collaborare in seguito con la Società delle Nazioni in difesa dei diritti dei rifugiati sopravvissuti al genocidio. Morì nel 1929.
Nel 1917, Inga aveva deciso di scrivere un romanzo, “Dans la nuit” (Nella notte), testimonianza di quel genocidio. «Forse sorprenderà – scrisse l’autrice – che abbia presentato queste scene sotto forma di racconti invece di scrivere solo un resoconto dei fatti, condensato e preciso come un documento storico. Ma, per parlare di queste cose, ho dovuto vedere con altri occhi e sentire con altri cuori, altrimenti non avrei potuto descrivere gli eventi più efferati e incredibili».
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♦ Il 9 marzo 2023, la rubrica ha ospitato l’intervista a Emanuela Traversini, autrice del libro “Chiarapunzel”
L’Autrice, sotto forma di diario, racconta la storia della sua secondogenita Chiara, chiamata affettuosamente dalla sorellina Chiarapunzel (ispirato a un personaggio di Disney) nata con la sindrome di Angelman, una malattia genetica rara e grave che si manifesta nei primi mesi di vita. Chiarapunzel non parla, ha un grave ritardo cognitivo e motorio, epilessia, iperattività, deficit dell’attenzione e disturbi del sonno. Nonostante tutte queste problematiche è vivace, in grado di apprendere, e i genitori (Emanuela e Paolo), i familiari, gli educatori e i terapisti sono impegnati ogni giorno, perché Chiara acquisisca nuove competenze, impari a camminare, comunichi e possa vivere una vita quasi normale. L’Autrice mette in evidenza nel suo racconto quanto di buono può esserci anche in una situazione difficile come la loro, al fine d’incoraggiare le persone che vivono una condizione analoga senza nascondere le paure e i dubbi che accompagnano questa esperienza.
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♦ Il 16 febbraio 2023, la rubrica ha ospitato l’intervista a Valentina Barbera, autrice del libro “Torna da me”
Gabriele è un bambino autistico. La prima ad accorgersene è la mamma. Comincia la sequela di visite da pediatri e logopedisti, ma all’inizio il disorientamento e lo sconforto sono grandi. Grazie anche all’aiuto di un figlio spirituale di Padre Pio, mamma Valentina (l’Autrice) intuisce però che in ogni situazione dolorosa è racchiusa un’opportunità: si tratta di non arrendersi e di affidarsi a Dio. Parallelamente si intensifica il suo rapporto con la madre, morta in realtà già da anni, ma che Valentina inizia a sentire particolarmente presente. Ed è a lei che l’Autrice scrive idealmente le sessantacinque lettere in cui si articola il libro: scriverle è al tempo stesso un modo per dare libero sfogo alle proprie speranze e paure e per chiedere un aiuto a far tornare Gabriele da quell’oblio in cui sembra prigioniero. Il bimbo riuscirà a vincere la sua battaglia grazie alla tenacia e alla preghiera della mamma e all’affetto del fratellino e del papà.
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♦ Il 19 gennaio 2023, la rubrica ha ospitato l’intervista a Laura Cappellazzo, autrice del libro “Donne di sabbia”
Il testo racconta, in forma romanzata, la storia di quattro donne vittime di violenza. Soledad, peruviana, non si rende conto che il marito abusa di lei, ma ne prenderà consapevolezza quando scoprirà che il cambiamento deve avvenire prima di tutto dentro di sé; Innocence, nigeriana, narra le violenze subite durante il viaggio compiuto per arrivare in Europa e lo sfruttamento della vita di strada; Dashuri, albanese, dipende totalmente dal marito che la fa lavorare senza darle un soldo; Laeticia, adolescente italiana, è stata violentata dal padre e riporta ferite a livello cognitivo.
Ad accomunare queste donne è Lei – così si autodefinisce la voce narrante -, che le ha conosciute durante gli anni in cui ha lavorato come educatrice a sportelli anti-violenza e a progetti anti-tratta. Lei è l’autrice stessa, che dichiara: «Tutto quanto narrato è accaduto realmente». Prefazione di Elena Guerra. Postfazione di Caterina Boca.
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♦ Il 5 gennaio 2023, la rubrica ha ospitato ai microfoni Angela Iantosca, autrice del libro “La scimmia sulla culla. Bambini in crisi di astinenza”.
La chiamano SAN – Sindrome da Astinenza Neonatale – e riguarda il 60-80% dei nati da madri che hanno fatto uso di droghe e, in particolare, di oppioidi durante la gravidanza. Un complesso disturbo che è aumentato in tutti i Paesi del mondo per l’incremento del consumo delle sostanze. Anche in Italia. Angela Iantosca compie un viaggio nel mondo della maternità “contaminata” dalle sostanze stupefacenti, raccoglie dati, interviste, testimonianze dirette, sente esperti e prova a far luce su un sommerso che spesso si ha paura di vedere. Ma chi sono queste mamme se non donne che hanno cominciato giovanissime a fare uso di sostanze? Quali sono i loro vuoti, le vere dipendenze interiori che provano a mettere a tacere con la droga? Angela Iantosca racconta anche loro, dando voce a chi lavora con i giovanissimi, a chi è entrato in comunità minorenne, a psichiatri e psicoterapeuti, a chi da anni lavora in ospedale dove sempre più si registra il disagio dei più piccoli.
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Tag: bambine, bambini, bambini indigenti, diritti umani, discriminazione, emarginazione, famiglia, Giornata mondiale contro il lavoro minorile, Lavoro, minori, pace, povertà, razzismo, schiavitù, sfruttamento, speranza
12-06-2022Per la prima volta dal 2000 è aumentato il numero di bambini tra i cinque e gli undici anni coinvolti nel lavoro minorile. Nel mondo sono ormai circa uno su dieci e la metà di loro è impegnata in lavori pericolosi. Quasi 17 milioni in più nel 2020 rispetto a quattro anni prima per un totale, secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, di 160 milioni. A denunciarlo è l’Unicef in un comunicato per la Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che si celebra il 12 giugno in tutto il mondo.
Il Papa all’Angelus ha ricordato che oggi ricorre la Giornata mondiale contro il lavoro minorile. “Impegniamoci tutti per eliminare questa piaga, perché nessun bambino o bambina sia privato dei suoi diritti fondamentali e costretto o costretta a lavorare. Quella dei minori sfruttati per il lavoro è una realtà drammatica che ci interpella tutti”.
Tag: comunicazione, Cooperatori Paolini, giustizia, istruzione, misericordia, pace, povertà, Settimana della Comunicazione 2022, solidarietà, Vangelo, vita
26-05-2022“Solo lo stupore permette la conoscenza. Penso alla curiosità infinita del bambino che guarda al mondo circostante con gli occhi sgranati. Ascoltare con questa disposizione d’animo – lo stupore del bambino nella consapevolezza di un adulto – è sempre un arricchimento, perché ci sarà sempre una cosa, pur minima, che potrò apprendere dall’altro e mettere a frutto nella mia vita” (Francesco, Messaggio per la 56° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali).
Iniziativa realizzata in concomitanza con la Settimana della Comunicazione 2022
Tag: comunicazione, cultura, dialogo, diritti umani, giustizia, media, pace, politica, Settimana della Comunicazione 2022, speranza
24-05-2022Il 19 maggio 2022 si è svolto nella Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma, l’evento La Chiesa in ascolto della città. Giornalisti e comunicatori nel cammino sinodale.
L’appuntamento è stato organizzato dall’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma – in collaborazione con l’Associazione Comunicazione e Cultura Paoline nell’ambito della Settimana della Comunicazione e con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Lazio – in preparazione alla 56a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il cui tema, scelto quest’anno da papa Francesco, è Ascoltare con l’orecchio del cuore. Tra i vari interventi molto significativo è stato quello del cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma.
Durante l’incontro è stato assegnato il Premio Comunicazione e Cultura Paoline 2022 alla memoria di David Sassoli, giornalista e politico italiano.
Il riconoscimento così recita: «A David Sassoli di cui ricordiamo e celebriamo la memoria. Nel suo servizio di giornalista e politico ha saputo sempre ascoltare la realtà e le persone “con l’orecchio del cuore”. Ha creduto nell’informazione come veicolo di valori e libertà, partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili. Come dice il Santo Padre, “non si comunica se non si è prima ascoltato e non si fa buon giornalismo senza la capacità di ascoltare».
Il Premio Comunicazione e Cultura Paoline, inserito nelle iniziative della Settimana della Comunicazione organizzata annualmente dalle Paoline e i Paolini d’Italia, viene conferito ogni anno a quelle persone o associazioni che si segnalano per aver dato la migliore espressione con la vita, con un’opera o una attività, al messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali.
Tag: bambine, bambini, bambini indigenti, diritti umani, donna, emarginazione, emigranti, famiglia, misericordia, pace, papa Francesco, solidarietà, speranza, stranieri
22-09-2021“Verso un noi sempre più grande”: questo il tema del Messaggio di papa Francesco per la 107° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra il 26 settembre.
Da più di un secolo la Chiesa celebra questa Giornata. Un’occasione di preghiera per una categoria umana da sempre vulnerabile e bisognosa di sostegno, ma anche uno stimolo per aumentare la consapevolezza e agire concretamente a favore di chi è “in movimento” sulla nostra terra.
La questione migranti e rifugiati non può essere ignorata. E mentre il dibattito politico su questo tema scade troppo spesso in prese di posizione ideologiche, gli eventi globali ne mettono in luce l’urgenza e, non di rado, la drammaticità. È il caso di queste ultime settimane, con la tragedia dell’Afghanistan, delle centinaia di migliaia di persone in fuga da un Paese perennemente martoriato.
Scrive papa Francesco nel Messaggio per la Giornata: «Siamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati a impegnarci perché non ci siano più muri che ci separano, non ci siano più gli altri, ma solo un noi, grande come l’intera umanità. Per questo colgo l’occasione di questa Giornata per lanciare un duplice appello a camminare insieme verso un noi sempre più grande, rivolgendomi anzitutto ai fedeli cattolici e poi a tutti gli uomini e le donne del mondo».
Tag: Al loro fianco, bambine, bambini indigenti, Costa D'Avorio, diritti umani, donna, famiglia, formazione, giustizia, istruzione, minori, pace, popoli e Paesi in via di sviluppo, poveri, povertà, razzismo, solidarietà, speranza, tratta, Vangelo, vita
21-07-2021Al fianco di giovani, ragazze e ragazzi di Youpougon, uno dei comuni più grandi di Abidjan, (Costa d’Avorio – Africa) con una popolazione di oltre un milione di abitanti.
Nel Paese si registra un tasso di istruzione piuttosto basso, anche rispetto alla media africana; la percentuale di adulti analfabeti è ancora del 50%.
Ogni anno scolastico si chiude con l’assenza di un considerevole numero di alunne, impossibilitate a completare la frequenza a motivo di gravidanze precoci (9-14 anni; 15-18).
Nell’ambito educativo, la donna non ha ancora le stesse opportunità dell’uomo. Non così facilmente può andare a scuola e, quando vi riesce, non sempre termina gli studi, perché se i genitori non hanno i soldi per pagare gli studi di tutti i figli, in genere è il figlio maschio a continuarli, mentre la ragazza rimane in casa. Sopravvive la mentalità secondo la quale l’uomo è l’unico capo famiglia, e quindi è lui a dover provvedere al sostentamento della famiglia. Alla donna – si pensa ancora – deve bastare restare a casa e imparare tutto quello che può dalla propria madre.
A livello socio-professionale la donna ivoriana resta ancora sottomessa a vincoli basati su norme che la confinano in condizione di disparità importante e in ruoli sociali stereotipati e svalorizzanti. Le ragazze e le donne sono spesso vittime di violenze di genere come: mutilazioni genitali, matrimoni precoci e/o forzati, situazioni di abuso domestico e/o sfruttamento.
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E’ venuta in Italia sr Gemma Galfrè, promotrice del progetto “Al loro fianco” in Costa D’Avorio e Paola Fosson l’ha raggiunta per rivolgerle alcune domande.
Vedi il video:
Tag: cultura, diritti umani, discriminazione, donna, emarginazione, famiglia, formazione, istruzione, pace, poveri, razzismo, schiavitù, sfruttamento, tratta, vita
25-11-2020Tag: bambine, bambini, bambini indigenti, comunicazione, dialogo interreligioso, diritti umani, famiglia, giustizia, misericordia, pace, popoli e Paesi in via di sviluppo, poveri, solidarietà, speranza, vita
19-04-2020Un esempio di armonia interreligiosa. Succede a Karachi dove insieme si lavora ad un campo in cui distribuire cibo per chi ha fame.
Padre Saleh Diego, vicario generale dell’arcidiocesi di Karachi, il 16 aprile, ha concesso il permesso, a nome del cardinale Joseph Coutts, al Jafaria Disaster Management Cell (JDC), ente di beneficenza musulmano, di istituire un campo per la raccolta e la distribuzione di cibo nel complesso della cattedrale di San Patrizio, durante la pandemia di coronavirus, riporta UCA News.
Padre Diego ha consentito all’organizzazione no-profit musulmana di venire ad allestire il campo nell’area della cattedrale e di lavorare insieme per distribuire cibo alle persone bisognose. Il sacerdote si è detto impressionato per il numero di volontari cristiani che hanno aderito alle operazioni di soccorso fornite senza alcuna discriminazione religiosa.
“Sono grato a Zafar Abbas – ha detto il sacerdote – e a tutti i volontari del JDC che lavorano 24 ore su 24 per dare cibo ai nostri fratelli, sorelle e bambini in quest’ora di difficoltà”.
Tag: formazione, Giornata della Terra, inquinamento, Lavoro, pace, papa Francesco, poveri, rispetto, solidarietà, speranza, terra, vita
19-04-2020La Giornata della Terra è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ogni anno, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile.
Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo: è l’affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.
Tag: cultura, diritti umani, emarginazione, formazione, giustizia, mafie, media, pace, razzismo, schiavitù, sfruttamento, solidarietà, speranza, vita
21-03-2020Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.