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Tag Archives: comunicazione

Don Maffeis (CEI) al Comitato dei presidenti e delegati Copercom

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05-12-2015

Camminiamo e progettiamo insieme

“Camminare e progettare insieme”. Lo ha affermato don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali Cei, intervenendo il 3 dicembre a Roma ai lavori del Comitato dei presidenti e delegati Copercom. Don Maffeis ha illustrato ai responsabili delle ventinove associazioni aderenti al Coordinamento le priorità dell’Ufficio comunicazioni.

 

Le parole di don Maffeis sono state introdotte dal video dell’Angelus dell’8 novembre, fatto proiettare dal direttore dell’ufficio. Nel filmato, Papa Francesco si rivolge ai fedeli parlando del “triste fatto” del furto di documenti in Vaticano e del “lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutta la Chiesa”. “Il Papa, per certi versi, ha già vinto”, ha spiegato don Maffeis. “Quale sarà la ricaduta finale di questa riforma? Una domanda ancora più giustificata dopo il viaggio in Africa”. Allo stesso tempo, ha aggiunto, “viene da chiedersi se non ci sia in atto un tentativo di separare il Papa dalla Chiesa”. “Papa Francesco ci ha abituato fin dall’inizio a segni di forte impatto comunicativo, fin dalla scelta di Santa Marta. Questo tipo di comunicazione si inserisce nel magistero di Papa Benedetto”.

 

“Quelli di Papa Francesco – ha poi proseguito – sono gesti che chiedono una risposta, a cui ci ha abituato fin dalla richiesta della benedizione del popolo quando si presentò al mondo dalla loggia dopo la sua elezione”. Il Papa, ha sottolineato il direttore, “accorcia tutte le distanze, proprio come la comunicazione odierna. È un Papa che aiuta a fare i titoli e che potremmo raccontare con l’essenzialità di Twitter”.

 

Parlando delle priorità della comunicazione “ai tempi di Francesco”, don Maffeis ha affermato che a volte “pesa la fatica nel decifrare quello che il Papa è e fa. Quello di Francesco è un papato che ci scuote e provoca. Il Papa parla spesso di periferie, che addita come orizzonti della missione della Chiesa. Non si tratta di un termine di moda, come a volte lo intendiamo noi. È una provocazione non tanto a fare proselitismo, ma a costruire cammini di prossimità”. Nella consapevolezza che alla Chiesa ci si avvicina per “attrazione”. Allo stesso tempo, “con questo Papa, noi stessi, come Italia, siamo diventati più periferici”. Ogni giorno, ha precisato il direttore, “Papa Francesco ci insegna trasparenza e credibilità, che gli viene riconosciuta da tutti”.

 

Per don Maffeis “la nostra comunicazione non può essere diversa da quella del Pontefice”. Per questo “avvertiamo l’esigenza di studiare e di approfondire. Un’urgenza che ho percepito, girando per l’Italia, è quella della formazione”. Il direttore si è soffermato sulla “tanta passione trovata, ma molto è ancora affidato al volontariato. È cresciuta senz’altro la professionalità”, ha osservato, sottolineando “come redazioni e uffici comunicazioni costituiscano un patrimonio che nessuno ha. Sono punti di riferimento che sanno offrire riflessioni e chiavi di lettura”. Inoltre, ha fatto il punto su tutto il complesso sistema dell’editoria cattolica, dalla carta stampata all’offerta digitale, non nascondendo le gravi difficoltà che investono anche il settore dei media cattolici in senso lato.

 

“Il giornale serve se fa opinione, e per fare opinione deve circolare”, ha spiegato. “Senza individuare prospettive di rilancio è difficile difenderne la sopravvivenza”. Lo stesso vale per “l’emittenza radiofonica, con un patrimonio di professionisti e di frequenze, l’editoria cattolica, la stampa missionaria”. “Nulla sarà più come prima”, ha concluso don Maffeis, per il quale “siamo chiamati ad accompagnare la trasformazione aiutando la formazione di competenze e conoscenze”. Con un’attenzione costante ai territori, nei quali è possibile costruire efficaci sinergie sia sotto il profilo dei contenuti sia della operatività.

 

Nel dibattito seguito all’intervento di don Ivan Maffeis sono intervenuti moltissimi fra presidenti e delegati delle ventinove associazioni aderenti al Copercom, offrendo non solo la propria collaborazione, ma formulando anche proposte innovative, in particolare sotto il profilo della formazione trasversale stampa-mondo digitale.

(Fonte: Copercom)

 

 

Cari libri

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05-07-2015

Titolo: CARI LIBRI

Autore: Monique Pistolato

Argomento: La proposta efficace di condividere il piacere della lettura fatta in solitudine

 

Condividi la lettura, moltiplica la passione

 

IL LIBRO

L’opera nasce da esperienze di gruppi di lettori appassionati che decidono di intraprendere un percorso di condivisione degli effetti della lettura. I libri, attraversati da emozioni, prendono forme, paesaggi, odori.

L’autrice, grazie alla sua capacità di animare le pagine, è stata invitata in diversi contesti: biblioteche, associazioni, parrocchie, per dare vita a piccole comunità, sperimentando un «metodo di lavoro» che racconta nella prima parte del libro: far incontrare persone che, a partire dalle proprie rubriche affettive di titoli, possono condividere i sentimenti della lettura solitaria rimettendo in circolo pensieri, emozioni, idee, in uno spazio pubblico.

Ma quali sono le condizioni necessarie, affinché ogni gruppo possa costruire la propria «astronave» per poi organizzare incredibili viaggi con qualcuno con cui spartire una rotta? Nella seconda parte del libro, l’autrice espone un possibile sentiero tracciato dal pensare, fare, raccogliere le esperienze, corredato di «schede operative» che aiutano coloro che desiderano arruolare o condurre gruppi di lettori «per piacere» e quindi socializzare, attraverso la convivialità, dell’esperienza della lettura.

 

In libreria dal:  2014

Prezzo di copertina: € 11,00

La famiglia perfetta non esiste, ma… è sempre comunicazione – 49ª Gmcs (Video)

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15-05-2015

 

“La famiglia perfetta non esiste, e meno male aggiunge il Papa, perché la famiglia non è un modello astratto. È piuttosto il luogo nel quale si impara la relazione, si impara a fare i conti con l’altro: ad amare, a mettersi in rapporto, anche a perdonare. Questa è l’importanza vera della famiglia dal punto di vista della comunicazione. Francesco è realista quando riconosce le difficoltà della vita familiare e chiede ai mass media di non fare della famiglia il terreno di battaglie ideologiche. È realista quando riconosce che i mass media, soprattutto quelli più moderni tanto diffusi fra i giovani, possono favorire e nello stesso tempo ostacolare con la loro invadenza gli spazi della comunicazione fra le persone. Ed è altrettanto realista quando chiede di imparare a guidare il nostro rapporto con questi strumenti, evitando che siano loro a guidare noi. […]. La famiglia è il luogo privilegiato per imparare la comunicazione più autentica, rivolta al bene della persona e dei gruppi. La famiglia è proprio comunità comunicante” (Aldo Maria Valli, vaticanista).

 

Laudato sii…

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11-05-2015

 

 

… per gli strumenti della comunicazione sociale

 

Laudato sii, Signore, per nostro fratello giornale, porta aperta sul mondo. Laudato sii per i redattori e le redattrici, i giornalisti, i fotografi, i grafici… Per tutti i professionisti dell’informazione che, pagando con la loro stessa vita, sono testimoni di quanto accade, risvegliano le coscienze, sono al servizio della verità.

 

Laudato sii, Signore, per nostro fratello libro, fedele compagno d’ogni giorno, gioia per il cuore e nutrimento dello spirito. Laudato sii per i poeti, gli scrittori e le scrittrici, gli editori, i librai, i bibliotecari… che mettono i loro talenti al servizio della vita, della fede e della cultura.

 

Laudato sii, Signore, per nostro fratello cinema, nel suo dinamico narrare agisce intensamente sull’uomo. Laudato sii per gli attori, gli sceneggiatori, i registi e i produttori, interpreti del vero e del bello, di ciò che canta la vita e costruisce la persona.

 

Laudato sii, Signore, per nostra sorella radio, che cammina sulle ali del vento e tanto piccola fa la terra. Laudato sii per tutti gli operatori radiofonici che si adoperano per far crescere nel mondo la fraternità e la solidarietà.

 

Laudato sii, Signore, per nostra sorella televisione, “cattedra” che si pone nel cuore di ogni casa. Laudato sii per i responsabili dei palinsesti e i conduttori dei programmi che contribuiscono a creare speranza e a far crescere un’umanità nuova.

 

Laudato sii, Signore, per i nostri fratelli cd e dvd, per le fibre ottiche e i satelliti, per il  computer e internet. Laudato sii per gli informatici, i musicisti, i cantanti, gli operatori della comunicazione che lavorano per la giustizia e la pace e collaborano così alla costruzione del tuo regno.

 

 

 

«La stampa, il cinema, la radio, la televisione… costituiscono oggi le più urgenti, le più rapide ed efficaci opere di apostolato».

Beato Don Alberione

Comunicazione e amore

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06-05-2015

 

Titolo: COMUNICAZIONE E AMORE
Sottotitolo: Quale linguaggio in famiglia?
Autore: Cecilia Pirrone
Argomento: Il «comunicare» in famiglia

 

IL LIBRO
La famiglia è uno dei luoghi privilegiati in cui si può crescere nell’«arte» del comunicare con libertà e maturità. L’Autrice analizza l’importanza oggi della necessità della cultura del «fare famiglia», adottando un linguaggio, scevro dalla competizione, ma dettato dall’amore e dal desiderio di una cooperazione e comunione che è per sempre.
La famiglia è la «scuola» per eccellenza di comunicazione, attraverso il linguaggio del corpo, del cibo, del lavoro, della festa, il linguaggio virtuale che è proprio degli adolescenti e giovani di oggi.

 

In libreria dal:  2015
Prezzo di copertina: € 12,00

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