Pubblicato in lingua “Hausa” uno dei due libretti illustrati e in precedenza pubblicati in inglese “I am a precious gift to love and protect”. La lingua “hausa”, lo ricordiamo, è una lingua importata dai musulmani e parlata, al nord del Paese, da 50 milioni di persone circa. Questa traduzione permette ora di raggiungere anche coloro che vivono in zone più decentrate o più povere.
Ecco quanto ci scrive sr Kemi:
«Grazie all’accoglienza e alla collaborazione del parroco, don Victor Ullam, nel mese di giugno, come Figlie di San Paolo di Abuja, insieme agli animatori, abbiamo potuto visitare i bambini della comunità cattolica del villaggio di Gaube, Kuje: una comunità rurale alla periferia di Abuja, a circa un’ora di auto dalla città. Questa zona non è affatto sicura a causa di rapine e frequenti attacchi armati. Ma la gente non ha altro posto dove andare.
Il gruppo di animatori era composto da una piccola équipe, due Figlie di San Paolo, sr Oluwakemi Akinleye e sr Vero Queen Amaechi, un Fratello della Presentazione, fr Paul Atole, e uno studente dei Padri Giuseppini (italiano), Gerald Nenda.
Siamo arrivati a Gaube verso le 10,20 e abbiamo trovato l’aula parrocchiale piena di quasi 400 bambini. I bambini di questa comunità capiscono e parlano correntemente quattro lingue nigeriane. Come animatori, a turno, ci siamo rivolti loro in inglese, Pidgin (le due sorelle), Hausa (Fratel Paul) e Tiv (Gerald). Utilizzando il libretto Hausa, intitolato “Ni Kyauta Ce” (Io sono un dono prezioso), abbiamo illustrato il male che l’abuso nelle sue varie forme può arrecare e abbiamo ricordato a tutti i presenti (bambini e genitori) che ogni vita è un dono di Dio alle loro famiglie, alla Chiesa e al mondo. L’animazione è stata vivacizzata da canti e balli.
Possa Dio continuare a benedire e proteggerci tutti, specialmente in questi tempi di grave insicurezza per il nostro Paese».
Sr Oluwakemi Akinleye fsp